In Formula 1, il termine “sandbagging” si riferisce a una squadra o un pilota che intenzionalmente sottoperforma per nascondere la sua vera velocità ai rivali.
Nelle corse di F1, il sandbagging è una strategia specifica in cui una squadra o un pilota nasconde le proprie prestazioni autentiche per ingannare i propri rivali. È una strategia che usano per ottenere un vantaggio e offrire ai loro concorrenti un falso senso di sicurezza. Il team Mercedes è stato citato come il caso più noto di sandbagging; recentemente sono stati accusati di aver fallito intenzionalmente nei test di preseason.
Il sandbagging è una tecnica utilizzata per mascherare le vere capacità di un’auto e farla sembrare più lenta di quanto non sia in realtà. Per offrire un’impressione fuorviante delle loro prestazioni, i team viaggeranno più lentamente del previsto durante le sessioni, risparmieranno gomme e carburante e influenzeranno persino i piani dei pitstop. Le squadre possono anche sorprendere sottoperformando intenzionalmente e poi sorpassando inaspettatamente la concorrenza per vincere la competizione.
La storia della Mercedes e del sandbagging è ben nota. Sono stati accusati di aver guidato intenzionalmente più lentamente del previsto nei test di preseason nel 2017 e nel 2018, ma hanno vinto le partite di apertura della stagione. La stessa cosa è successa nel 2020, quando la Mercedes era senza dubbio l’auto più potente in griglia, ma nel 2021 la Red Bull ha dominato completamente il campo.
La F1 ha tentato di implementare una varietà di tattiche per scoraggiare il sandbagging. Tutte queste misure mirano a limitare la quantità di variabili che un team può controllare, inclusa la limitazione del numero di componenti del motore che un team può impiegare e la richiesta di determinate formulazioni di pneumatici per gare particolari.
In sintesi, il sandbagging è una strategia adottata dai team per prendere il sopravvento sui propri concorrenti e tenerli all’oscuro. Sebbene negli ultimi anni sia stato osservato nella squadra Mercedes, è noto che anche numerosi altri team lo utilizzano. La F1 ha tentato di implementare meccanismi per limitare il sandbagging e garantire che i team non lo utilizzino.